Santino Ballestra, Italia
via Tempesta 11, Frazione Calvo Ventimiglia (IM), 18039
Descrizione
L’esordio di Santino Ballestra nel mondo dei coltelli custom risale al 1989, quando vendette il primo coltello a un
collezionista. Contando su una solida preparazione tecnica, derivante da più di dieci anni di esperienze e studi sulla
metallurgia e sui procedimenti di forgiatura, già pochi mesi dopo il suo debutto ufficiale il coltellinaio ligure
era diventato famoso. Santino ha avuto la modestia e la pazienza di proporre le sue lame soltanto dopo avere raggiunto
la certezza di poter eseguire lame di alto livello. Ballestra realizzò i suoi primi coltelli per asportazione, arrivando
poi alla forgiatura manuale e alla forgiatura a gas (tecnica ripresa oggi da molti maestri americani). Ha recuperato
processi tradizionali come la tempra differenziata delle lame, tipica delle spade giapponesi. Ballestra è inoltre uno
dei pochi coltellinai italiani a fare da sé il damasco, con una combinazione di acciaio Böhler K720 con una percentuale
di carbonio dello 0,9% accoppiato a ferro puro (ST34) e nichelio. La procedura è quella tipica, utilizzando il gas come
fonte di calore, ed il disegno si ottiene per torsione e battitura e successivamente anche con la lima. E' stato presidente
del CIC, Corporazione Italiana Coltellinai.
Il coltello esposto nel Museo è un "pezzo unico" a lama fissa con lama in acciaio ATS34; durezza HRC 59/60; manico in
corno di bufalo; avorio; alpacca.
Galleria fotografica
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