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I coltelli


Coltelli di foggia antica in damasco, avorio e madreperla

    Tenere tra le mani un coltello artigianale non lascia indifferenti. Anche chi non è un esperto conoscitore o estimatore e non è stato contagiato dalla passione, spesso innata, per i coltelli, non può fare a meno di apprezzarne le qualità e le caratteristiche estetiche, il grado di finitura e la precisione nell’accostamento dei materiali.

     Forse la maggior soddisfazione dell’artigiano è riuscire a trasmettere con il coltello tutta la sua passione e la sua esperienza e la costanza nella ricerca di un tagliente perfetto. Questi sono gli elementi caratterizzanti il profilo del coltellinaio, figura che fin dall’antichità ha segnato i tempi e la storia.

     Uno sguardo al passato ci ricorda che l’uomo ha dovuto affrontare le fatiche di un lungo percorso che originariamente aveva come protagonista la pietra, in seguito fu il bronzo con la fusione del rame e dello stagno e infine il ferro che si trasformò con la forgiatura. Oggi con la scoperta dell’acciaio i livelli qualitativi delle lame sono ottimi. A ciò si aggiungono un’accurata scelta dei materiali per le impugnature e la cura nelle fasi della lavorazione e il risultato assume la forma di un coltello dove l’estetica non è in secondo piano rispetto alla qualità. Il coltello di Pattada rappresenta, in tal senso, un esempio tra i più significativi dell’attuale panorama.