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La fusione del metallo: il primo coltello di Pattada


Lama e fuoco: la fusione

    L'avvento dei metalli rivoluziona, anche se inizialmente solo in parte, l'industria dei coltelli in pietra.
    Con la scoperta del rame e dello stagno arriva l'età del bronzo e anche in Sardegna abbiamo numerose testimonianze di attività di fusione, in particolare per quanto concerne la nostra zona del Monte acuto, il racconto di Mons. Francesco Amadu, ci consente di chiarire alcuni aspetti sulla presenza di numerosi utensili rinvenuti nel territorio.

    "Vari anni fa, presso la piana di Chilivani, località in cui nel Marzo del 1921 erano stati ritrovati 86 oggetti in bronzo, mi fermai ad osservare un tratto degli scavi per l'acquedotto che vi porta le acque del Monte Lerno di Pattada.
Anche se erano allo scoperto, nessuno doveva aver notato tre lastre di una pietra speciale, la steatite, poste su un cumulo di terriccio. Volendole esaminare, le rivoltai, vedendo quello che già avevo vagamente sospettato. Su una superficie perfettamente levigata erano incise, in negativo, varie forme per la fusione in bronzo di stiletti, fa1ci, lame: segno evidente della presenza, nel passato, di una officina per la fusione di armi, di utensili vari e, diciamo pure, di coltelli in bronzo".


    Con queste forme veniva data la più antica testimonianza, per questa nostra zona, circa la produzione di utensili da taglio in bronzo; testimonianza risalente più o meno al X secolo avanti Cristo.
    Un coltello in bronzo fu rinvenuto molti anni fa presso "Su Molinu Ezzu", in quello che era stato probabilmente un insediamento nuragico, continuato in età romana e d'altra parte il ritrovamento di una matrice di fusione nel nuraghe Lerno, durante i più recenti scavi diretti dalla Dott.ssa Basoli della Soprintendenza ai beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro documenta che a Pattada si praticava l'attività metallurgica già in epoca lontana. "Se l'officina di Chilivani è la più antica testimonianza circa la lavorazione dei metalli nel territorio, possiamo dire che quello di "Su Molinu Ezzu" è in assoluto il primo coltello, diciamo così, "pattadese", di cui siamo a conoscenza."